Tutto quello che c’è da sapere su Manuel Agnelli: dalla nascita degli Afterhours alla sua relazione con Francesca Risi.
Manuel Agnelli, storico frontman degli Afterhours e musicista dai molteplici talenti si è saputo distinguere sulla scena alternative rock del panorama italiano per il suo impegno musicale, letterario e sociale. Già conosciuto da molti fan e appassionati del panorama indie italiano, Manuel ha saputo arrivare al grande pubblico grazie anche alla partecipazione a X Factor come giudice, dove ha vestito i panni del grande intenditore musicale, un po’ alla Morgan, se vogliamo.
Tuttavia, Agnelli ha saputo prendere la palla al balzo e convincere con la sua sincerità e la sua conoscenza musicale, cosa non facile specialmente agli occhi dei fan storici, che temevano potesse perdere la sua credibilità. Ripercorriamo ora la sua vita dagli inizi al successo. Signore e signori, ecco a voi Manuel Agnelli, storico giudice di X Factor.
La biografia di Manuel Agnelli: età, altezza e inizi di carriera
Partiamo dall’identikit: nato a Milano il 13 Marzo del 1966, per 177 cm di altezza, Manuel Agnelli cresce a Corbetta, un piccolo paese di provincia, e sviluppa fin da ragazzo una grande passione per la letteratura, la musica e l’arte in generale. La cosa non è casuale, a dire il vero. Infatti, se il padre di Manuel è il presidente dell’Associazione commercio e turismo di Abbiategrasso, la madre invece è una pittrice di successo, diventata poi insegnante. E proprio grazie ai suoi genitori, già da piccolo Manuel acquisisce una spiccata sensibilità artistica.
Il momento per dimostrare al mondo il suo talento arriva subito dopo essersi diplomato presso un istituto Agrario nel 1985. Lo stesso anno, insieme a Lorenzo Olgiati e Alessandro Pelizzari fonderà gli Afterhours, quello che diventerà uno dei maggiori gruppi alternative rock del panorama musicale italiano. Impugnando un microfono e imbracciando una chitarra, arriveranno presto le prime canzoni di Manuel Agnelli. La storia è appena iniziata.
Gli Afterhours: comincia l’avventura
Quando parliamo degli Afterhours parliamo di una delle prime e più longeve espressioni dell’indie italiano. Il gruppo nasce a Milano dall’iniziale formazione di Manuel Agnelli, Paolo Cantù, Lorenzo Olgiati e Alessandro Pelizzari rispettivamente voce, chitarra, basso e batteria del gruppo. La band prende nome dal celebre brano omonimo della band di Lou Reed The Velvet Underground.
Mentre è impegnato con gli Afterhours, che dal 1988 al 1993 pubblicheranno tre album in lingua inglese raccogliendo consensi di pubblico e di critica, Agnelli fonda anche l’etichetta discografica Vox Pop che diventerà un punto di riferimento per i musicisti indipendenti dal 1987 al 25 febbraio 1997. Questa casa discografica darà spazio nel panorama musicale italiano ai Prozac+, ma anche ai Casino Royale, Ritmo Tribale, Mau Mau e altri ancora.
Dopo i primi tre lavori in lingua inglese, il successo per il gruppo arriva con l’album Germi del 1995, interamente in lingua italiana e consacrerà la band tra i protagonisti indiscussi della scena alternative italiana, ruolo che rimarrà incontrastato per i successivi decenni a venire.
Seguiranno Hai paura del buio (1997) e Non è per sempre (1999), due lavori che seguono le orme del precedente, e a dimostrarlo sono le canzoni, oramai cantante rigorosamente in italiano. Le soddisfazioni cominciano a diventare tante, a cominciare dai primi grandi concerti, come quello del Festival del Primo Maggio a Roma, e da tanti altri risultati, uno fra tutti, quello di avere fra lo zoccolo duro dei propri fan una certa Mina. La consacrazione arriverà proprio quando Mina inserirà nel suo album Leggera una cover di dentro Marilyn, estratta dal disco Germi e interpretata con il nuovo titolo di Tre volte dentro me.
Ecco il video di un live di uno dei brani più celebri degli afterhours, Male di Miele:
I successi come produttore e le collaborazioni artistiche
Mentre gli Afterhours continuano brillantemente ad affermarsi nel panorama della musica alternative, Agnelli è occupato anche in svariate collaborazioni con artisti del panorama italiano, tra le quali spiccano quella con i Twilight Singers, i Perturbazione e Mina (per la quale scriverà il brano Adesso è facile nel 2009).
Nei primi anni del 2000 Agnelli collabora anche con La Crus, Patty Pravo, Verdena e Scisma. Per alcune di queste collaborazioni il frontman degli Afterhours veste anche il ruolo di produttore: produce i primi due lavori di Cristina Donà, il disco Club Privè dei Massimo Volume, Trasparente di Marco Parente, e Solo un grande sasso, secondo lavoro dei Verdena del 2001 che gli varrà il premio di “Miglior produttore dell’anno” per gli Italian Music Awards.
Sempre nel 2001 Manuel Agnelli ha organizzato il Tora! Tora! Festival a Rimini, sul cui palco si alterneranno i maggiori gruppi della scena alternative rock italiana, come i Marlene Kuntz, i Linea 77 e i Subsonica. Il festival verrà premiato come evento live dell’anno e verrà ripetuto per cinque edizioni consecutive.
Piano piano, negli anni, il suo impegno musicale si fa sempre più completo: musicista, compositore, arrangiatore, produttore… insomma, per Manuel non esistono mezze misure, e anche per quanto riguarda la musica, per lui non esiste altro modo se non quello di viverla a 360°.
Nel 2004 Agnelli e Greg Dulli dei Twilight Singer collaborano alla realizzazione degli album Ballate per piccole iene e She loves you. La collaborazione proseguirà fino al 2006, anno che li vede impegnati in un tour insieme per gli Stati Uniti con il cantante americano Mark Lanegan. Lo stesso anno Agnelli si esibirà negli Stati Uniti con la sua band per un tour di 35 date: un numero eccezionale per un artista italiano della scena indipendente, che forse ora tanto più indipendente non è.
Nel 2013 insieme agli Afterhours crea il festival culturale itinerante Hai Paura del Buio? A cui prenderanno parte, tra gli altri, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, l’attore Antonio Rezza e il musicista Daniele Silvestri. Nel 2014 collabora con Eugenio Finardi e accompagna Piero Pelù nel tour di Rock Identikit. Successivamente arriveranno anche gli altri dischi degli Afterhours: I milanesi ammazzano il sabato (2008), Padania (2012) e Folfiri o Folfox, uscito nel 2016. Nel 2021 ha fatto anche il suo debutto da solista, con due canzoni scritte per la colonna sonora del film Diabolik dei Manetti Bros. Tra questi due brani c’è anche La profondità degli abissi, canzone accompagnata anche da un video ufficiale:
Oltre alla musica: la carriera come scrittore e giudice
Manuel Agnelli ha lavorato anche come scrittore pubblicando nel 1999 I racconti de tubetto, seguito nel 2000 da Il meraviglioso tubetto. Nel 2011 invece è uscito su di lui un libro intervista intitolato Caratteri/Sette ragioni. Inoltre nel corso degli anni, il musicista ha maturato un impegno verso le problematiche dei giovani musicisti esordienti che gli ha permesso nel 2015 di ottenere da parte della SIAE la promessa di un nuovo disegno di legge sui diritti d’autore dedicati agli under 30.
Nel 2016 ha preso parte al talent televisivo X Factor in qualità di giudice, e sia nel 2017 che nel 2018 è stato riconfermato nello stesso ruolo per l’undicesima e la dodicesima edizione dello show. Un’esperienza, come già detto, che amplierà ancora di più il suo personale bagaglio artistico e che lo porterà a raggiungere un’ancora più ampia fetta di pubblico.
Sulla scia dell’esperienza televisiva, nel 2018 dopo X Factor, Manuel Agnelli è conduttore e autore di Ossigeno, un programma televisivo in onda su Rai 3 con diversi ospiti relativi al mondo della musica e della letteratura. Pur non riuscendo mai a definirsi un vero e proprio personaggio televisivo, con il programma Manuel sembra decisamente aver trovato la sua giusta dimensione, un connubio perfetto fra TV e cultura. Dopo una pausa nel 2019, è tornato regolarmente al tavolo dei giudici di X Factor dal 2020.
La vita privata di Manuel Agnelli: Francesca Risi e la figlia Emma
Il cantante è legato sentimentalmente a Francesca Risi, con cui nel 2008 ha avuto una figlia, Emma. La coppia si è conosciuta in una vineria in cui la Risi lavorava agli inizi del 2000. Ma col tempo la moglie di Manuel Agnelli ha iniziato a occuparsi anche dei look del marito diventando la sua personal stylist.
Manuel Agnelli ha raccontato in un’intervista a Il Corriere Della Sera come ha conosciuto Francesca:
“È appassionata di letteratura e io andavo lì a leggere i libri. A un certo punto cominciai a tornare solo per rivederla. Pensava fossi un architetto, non mi conosceva, non era nel mondo della musica, e questo mi piaceva, anche se ci sta che la gente ti avvicini per quello che fai. Era gelosa, certo, e credo lo sia ancora. Però ha avuto l’intelligenza di capire che le persone sono fatte in un certo modo e di non volerle cambiare. Adesso fa la mamma e la casalinga ed è la mia stylist, ha un gusto pazzesco anche come arredatrice” .
Sempre nell’intervista al quotidiano, il cantante degli Afterhours si definisce un padre non troppo protettivo. Ecco alcune sue parole, che ci possono far capire come possa essere bello e spontaneo il rapporto fra Manuel Agnelli e la figlia Emma:
“A X Factor la porto volentieri: non voglio essere troppo protettivo, questo atteggiamento ha creato una generazione di arroganti e di falliti. Emma è diventata un po’ la mascotte del gruppo, ma capisce che c’è una separazione tra questo mondo e quello reale“.
Timido e tenerone, Manuel Agnelli vive con la famiglia fuori Milano e ha più volte raccontato di come la musica lo abbia cambiato, spingendolo a essere più aperto e sicuro di se stesso. Oltre alla passione per la musica, anche se non si direbbe, Manuel è un grande appassionato di calcio, nonché storico tifoso dell’Inter.